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COME TRATTENERE I “TALENTI” GIA’ PRESENTI IN AZIENDA?

COME TRATTENERE I “TALENTI” GIA’ PRESENTI IN AZIENDA?

Nello scenario odierno, il vero valore non è solo cercare nuove risorse, ma sviluppare il potenziale interno di ciascun dipendente già presente all’interno dell’azienda.

Riuscire a trattenere i Talenti sempre più tempestati da offerte di lavoro, è diventata la reale priorità e la vera sfida che ogni azienda si trova ad affrontare.

Ma cos’è che realmente motiva un dipendente a rimanere nella propria azienda?

Primo fra tutti, un buon leader deve imparare a motivare ciascun collaboratore instaurando un rapporto leale, sincero e duraturo, è anche vero però che ogni risorsa ha una propria personalità e proprie esigenze. Per questo è necessario, tramite incontri periodici, dedicare il tempo necessario per conoscere “la persona” e per comprenderne ogni esigenza specifica facendo emergere anche eventuali problematiche.

Partire dalla definizione di mansioni e responsabilità è il primo step per coltivare un rapporto di fiducia e chiarezza professionale, questo comporta l’includere il dipendente nei processi decisionali della sua carriera e approfondire quali siano i suoi obiettivi.

Un secondo punto essenziale è motivare il personale mettendo in luce e lodando apertamente i singoli risultati raggiunti; anche un semplice ringraziamento è un gesto raro ma estremamente apprezzato, a questo si può ovviamente aggiungere un’accurata valutazione delle performance del singolo dipendente per essere allineati rispetto alla direzione da intraprendere.

La valutazione delle performance costituisce un sistema estremamente pratico e funzionale nella moderna gestione delle risorse umane e si caratterizza sempre più come uno strumento di valorizzazione delle persone, oltre che di analisi e verifica della singola risorsa.

Si tratta di un processo complesso che parte dalla definizione degli obiettivi strategici aziendali per poi tradurli in obiettivi operativi e settorializzati, arrivando poi a essere tradotti in piani di azione e obiettivi individuali. Per questo affidarsi a un consulente esperto nella gestione delle risorse umane è sempre la direzione corretta da intraprendere, onde evitare perdite di tempo e per costruire insieme un percorso efficace.
È un sistema complesso ma estremamente utile e, se gestito in modo ottimale, può avere senza alcun dubbio ritorni anche in termini di motivazione delle risorse.

Occorre poi ascoltare sempre il dipendente in quanto una buona comunicazione è alla base della fidelizzazione: quando i dipendenti sentono che il loro responsabile / titolare vede e comprende il loro valore, saranno sicuramente più motivati a rimanere.

Un altro punto importante sono gli incentivi ad personam che aiutano a chiarire gli obiettivi grazie al raggiungimento di budget prestabiliti in termini numerico-economici.

Per molti dipendenti la possibilità di raggiungere obiettivi economici è una leva strategica che motiva quotidianamente il proprio operato, a questo si aggiunge, da parte dell’azienda, dare la possibilità a ciascun collaboratore di aderire a nuovi progetti in essere per maturare nuove competenze e conoscenze.

Da qui si può pensare di adottare anche la politica della Job Rotation, intesa come strategia aziendale che prevede e permette al singolo dipendente di essere al corrente delle posizioni vacanti all’interno dell’azienda e che fornisce la concreta possibilità di auto-candidarsi per poter cambiare il proprio percorso professionale e per avere nuovi incentivi: questa soluzione permette alla risorsa di avere nuovi stimoli senza per forza ricercare nuove opportunità all’esterno, nel mercato del lavoro.

 

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